Quanti di voi hanno visto questo film?
Senza spoilerare vi dico che è ambientato negli studi di radio 105 dove il Dj mette in palio nel primo dialogo del film due biglietti per la Milano fashion week. Cartelloni giganteschi in città al passaggio di Sergio Castellitto in auto. Il film è ben fatto. A me è piaciuto. Questo è un chiaro esempio di Product Placement sia visivo che inserito in sceneggiatura.
Non sai cos’è? Ecco quindi una piccola introduzione a un tema che se hai un brand o un’azienda non puoi ignorare.
Il Product placement è una forma di comunicazione in cui i prodotti di marca vengono posizionati in modo apparentemente naturale in una struttura narrativa pre-esistente (film, programma televisivo, video musicale, spot pubblicitario relativo a un altro prodotto, ecc.) in cambio di un corrispettivo monetario (production fee) o altra forma di compensazione: ad es. l’impresa inserzionista può proporre alla società di produzione un baratto per fornire prodotti e servizi necessari alla produzione del film.
L’attività di product placement comporta costi maggiori rispetto all’advertising tradizionale, ma la visibilità e l’efficacia di questa tecnica di promozione commerciale ne giustificano l’investimento. Il product placement è più efficace del classico spot pubblicitario nell’influenzare il pubblico televisivo, perché il messaggio di prodotto non viene inserito negli appositi break pubblicitari, ma all’interno di un film o programma tv, rendendo molto spesso lo spettatore inconsapevole dell’intento pubblicitario. In particolare, a differenza dello spot tv dove lo spettatore individua immediatamente la fonte del messaggio e dunque riconosce il carattere commerciale del messaggio proposto, nel product placement lo spettatore non è portato ad identificare l’impresa inserzionista come fonte del messaggio, ma l’attore che ha fatto uso del prodotto o che ne ha parlato.
Il product placement è una forma di comunicazione non intrusiva in cui il messaggio pubblicitario raggiunge il destinatario con un’azione di tipo pull: è lo spettatore che, decidendo di vedere il film, entra implicitamente a contatto con il prodotto di marca, relazionandosi con esso in maniera più o meno coinvolgente. Fondamentalmente sono tre le modalità con cui un prodotto può entrare a far parte del film: rappresentazione visiva del prodotto (screen placement), citazione verbale (script placement) o entrambe.
L’impatto dell’attività di product placement può variare anche di molto in ragione del grado di integrazione del prodotto che si vuole pubblicizzare con il contesto e la struttura narrativa del film: al prodotto può essere attribuito un ruolo attivo nella narrazione del film (si pensi ad esempio ai casi in cui l’impiego del prodotto consente di caratterizzare personaggi o situazioni) o un ruolo marginale (ad esempio quando il prodotto viene utilizzato come arredo scenico).
Nel film in esempio a volte è fin troppo presente, ma inserito comunque in un contesto che non lo rende invasivo. Si guarda piacevolmente il film fissando bene in mente i due principali placement presenti.
Ma come fare product placement?
Semplice, basta contattare le produzioni o gli agenti per il placement. Nel mio caso per esempio ho inserito prestigiosi marchi in Virgo, il mio corto pluripremiato nel mondo, tra cui spicca Frimm, un grande marchio nel mondo delle agenzie immobiliari.
Se vuoi saperne di più puoi anche prenotare una chiacchierata con me oppure un mio videocorso dedicato proprio a questa forma di pubblicità interattiva.
Ah fammi sapere se ti è piaciuto questo film.